La sfrenata corsa a cavallo in onore di S.Costantino
Il 6 luglio di ogni anno si rinnova uno dei riti equestri più famosi della Sardegna, a partire dalle ore 18.00, quando il sacerdote consegnerà i vessilli, si scioglierà il voto che ogni anno vede coinvolti centinaia di cavalieri.
La leggenda
Si narra che la corsa nacque come un atto religioso/voto dovuto all’imperatore Costantino Magno per celebrare la sua vittoria sul ponte Milvio contro Massenzio e l’editto del 313 d.C. che diede libertà di culto ai cristiani.
L’origine del Santuario di Sedilo viene attribuito dalla leggenda popolare ad un intervento prodigioso dell’imperatore quando nel medioevo le coste della Sardegna erano continuamente esposte alle incursioni dei pirati saraceni. Si narra che il Santuario venne edificato da un ricco possidente di Scano Montiferro, Don Giommaria Ledda, che essendo stato schiavo dei Mori, ricevette la libertà grazie all’intercessione dell’Imperatore Costantino. Egli raccomandò l’edificazione della Chiesa promettendogli di restituirlo in libertà. Il giorno dopo lo schiavo venne liberato.
La corsa
Il rito prevede la corsa guidata dalla prima pandela (capocorsa), seguita da altri due cavalieri e da tre scorte che simboleggiano Costantino e suo esercito. Altri cento cavalieri, invece, rappresentano i pagani guidati da Massenzio. Essi cercheranno di superare la prima pandela, ma le scorte cercheranno di impedirlo.
Un’emozione unica poter assistere a questo rito che ogni anno attira numerosi appassionati e fedeli. Devozione, Fede, Tradizione.
Appuntamento il 6 e il 7 luglio di ogni anno.