Camminare da soli si può, ecco i miei consigli

Era da un pò che non facevo una camminata da sola e sabato, mentre Marco era impegnato in un sopralluogo in zona Gorropu, ne ho approfittato. Sono partita da Ghenna Petta, territorio di Urzulei, verso l’oasi forestale de Sa Portiscra. In realtà non è stato tutto questo gran camminare. 2,5 km per arrivare all’oasi e altrettanti per tornare, e in aggiunta un giro tra i villaggio Or Murales e al Filu de Or barraccos.

barraccu or mufrones

Un saluto veloce alla guardia forestale e ho iniziato la mia piccola perlustrazione. Sola in mezzo alla natura ad ascoltarne i suoni e sgombrare la mente. Ed è grazie anche a questi silenzi che a volte puoi fare anche incontri fotografici molto intensi, come il cervo a Sa Portiscra, cosa non facile se si è in gruppo.

cervo a sa portiscra in località or mufrones

Non è la prima volta che cammino da sola, ma la mia prima vera camminata lunga l’ho fatta subito dopo il primo lockdown, nel 2020.

Il periodo del lockdown è stato per me davvero traumatico, abituata com’ero ad uscire per le mie campagne e ad organizzare escursioni, mi sono ritrovata tutto ad un tratto chiusa in casa con la sola possibilità di stare entro 200 m dal cancello.

Da casa cercavo di immaginare quali sarebbero stati i percorsi da fare una volta fuori, ma più i giorni passavano e più sembrava allontanarsi questa possibilità. Sfiduciata e anche un pochino pessimista, un giorno guardai il mio monte preferito dal terrazzo. Quella piramide naturale, che come un faro sembrava chiamarmi a sé, mi stava mandando dei segnali.

Il monte gonare visto dal percorso della vecchia strada di Mamoiada

Ebbene promisi che il primo giorno in cui ci avrebbero lasciato liberi sarei andata a Monte Gonare a piedi da casa. Cosa che avvenne non subito perché a maggio nei primi giorni potevamo spostarci solo in paese.

Ma ormai la decisione era presa.

I miei non erano molto convinti, forse un pochino preoccupati, ma lo feci davvero.

Vennero a prendermi a Gonare e non potete capire quanto quei km siano stati liberatori. Pesanti, dato che per mesi non mi sono potuta allenare un granché. Partii verso mezzogiorno, lungo la vecchia strada che passa da Postu, lungo il vecchio tracciato che percorrevano anche i miei antenati per andare a Gonare. Superata la chiassosa strada asfaltata di Badu Orgolesu, con le macchine che mi sfrecciavano molto vicine, entrai in un’altra dimensione. Da Firuli in poi ero davvero sola.

Non fu una passeggiata, mesi di torpore e lo scarso allenamento mi avevano provata, ancora oggi ne porto i segni. Ma lo feci per me stessa e arrivai in cima.

percorso monte gonare dopo il lockdown

Che poi in campagna non si è mai completamente soli. Ci sono gli animali a farti compagnia, mucche, cavalli, pecore, capre. Il cinguettio degli uccelli e le fronde degli alberi spostate dal vento. Ovviamente non mancano i pastori, che conosco praticamente tutti, per cui in linea generale posso stare abbastanza tranquilla.

La cosa più bella è senz’altro tutto il tempo che ti resta per pensare senza il vociare umano, il caos della città. Un po’ di tempo per te. Questo è uno dei motivi principali che mi fa muovere verso l’ignoto. E anche se resto sempre in guardia, davanti alle mie montagne quelle difese, seppur per pochi attimi, entrano in stand-by.

Tutto viene riportato ad una dimensione diversa, non più la mia ma quella della natura.

Si può andare a camminare da soli?

Io propendo per il si, ma questo ovviamente dipende da diversi fattori e ci sono degli step da seguire.

Preparazione fisica

Che sia una camminata breve o più intensa, la preparazione fisica è importantissima. Non bisogna infatti sottovalutare lo stress delle articolazioni. Iniziate gradualmente pochi km alla volta.

Scarpe e calze

Non sottovalutate le calzature. Ve ne sono di diversi tipi a seconda del tipo di camminata/escursione. Le calze sono importanti anche a seconda del tipo di camminata e della lunghezza percorsa rischiate di ritrovarvi delle belle vesciche e credetemi non è davvero il massimo.

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Scegliere il percorso adatto a te

Inizia con un percorso facile, meglio andare per step specie se è la prima volta. Pianifica km e tempi di percorrenza, informati prima anche attraverso schede o guide.

Evita percorsi difficili o tecnici

Personalmente non mi avventuro mai da sola in percorsi che richiedono l’uso di attrezzature o sono particolarmente pericolosi. Uno dei miei consigli è di evitare queste situazioni che potrebbero metterti in difficoltà, non tanto per la preparazione tecnica ma perché essendo da soli potrebbero verificarsi incidenti o situazioni dai quali poi è difficile uscire.

selfie a sa portiscra

Lascia detto dove vai e verifica la copertura telefonica

Io lo faccio sempre, anche se sono a pochi km da casa. E anche se il percorso è tranquillo, farà stare meglio chi ti aspetta a casa. Se scegli percorsi un pò più impegnativi non sempre vi è segnale telefonico ma lasciare detto dove vai e gli orari di rientro possono comunque darti la sicurezza che qualcuno potrà comunque venire a cercarti in caso di problemi.

Non improvvisare i tuoi percorsi

Se hai comunicato il tuo percorso evita di cambiarlo durante la tua attività. A volte deviazioni o itinerari alternativi possono nascondere insidie. In caso di problemi poi, metteresti in difficoltà i soccorsi o i tuoi cari.

Meteo

Controlla sempre le previsioni meteo prima di iniziare un percorso e verifica l’evoluzione. Ci sono percorsi che è meglio non affrontare in caso di piogge e potrebbero diventare pericolosi. Non che non si possano fare delle camminate con la pioggia, ma bisogna essere preparati e soprattutto attrezzati. Anche il caldo o il sole in giornate torride sono da evitare senza adeguata preparazione. La disidratazione è sempre dietro l’angolo.

Cosa portare: la preparazione dello zaino.

Cosa portare ovviamente dipende dal tipo di attività che andrai a fare. Una camminata di pochi km ovviamente non comporta grossi sforzi o dispendio di energie, quindi basterà uno zainetto leggero, acqua e qualche snack. Porta con te anche una giacca a vento per le pause.

Per escursioni un più più lunghe e complesse ci sono da valutare diversi fattori ma diciamo che bisogna tenere conto delle ore complessive dell’attività e quindi portare nello zaino ciò di cui avremo bisogno. Acqua e cibo ovviamente indispensabili, ma anche un kit di primo soccorso, pila frontale e giacca. A seconda della stagione ovviamente bisognerà tenere conto anche dell’abbigliamento.

Ovviamente non dimenticatevi del cellulare, carico e magari di un powerbank al seguito. Un gps o un app per il cellulare dove magari hai caricato prima il percorso. Io porto con me anche la radio. Ci sono poi delle app molto utili per il tracciamento come GeoResq.

Abbigliamento

Dev’essere adatto al tipo di attività. Così come per le scarpe anche il vestiario è importantissimo e legato anche alle condizioni atmosferiche. Maglie termiche, t-shirt in materiale tecnico traspirante, giacche, cappellini, pantaloni ecc… Tutto dev’essere comunque predisposto in modo da avere il massimo confort.

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Alimentazione

Chiaramente è soggettiva, ognuno sa di se. Evitate di appesantirvi, fate una buona colazione e portate con voi snack e integratori, frutta e un pasto leggero da consumare durante la pausa pranzo. Ovviamente non può mancare l’acqua.

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Per concludere

Ho cercato di elencare alcuni dei punti più importanti nel caso decidiate di fare un’esperienza del genere da soli. Chi prende una decisione di questo tipo ha le sue motivazioni. Che sia per relax, di benessere fisico, staccare dal quotidiano per un pò o anche provare qualcosa di diverso.

Io ho iniziato ad approcciarmi alla camminata in solitaria dopo anni di esperienza, quindi non abbiate fretta, prendetevi il tempo necessario.

In ogni caso la preparazione è tutto e, come ho scritto precedentemente, iniziate per gradi, magari praticando camminata o escursionismo prima con delle Guide esperte che sapranno consigliarvi e aiutarvi nel preparare le attività. Per qualsiasi informazione o consiglio sono a vostra disposizione.

Il ruolo della Guida non è solo quello di accompagnare in natura o per sentieri, è anche insegnare la consapevolezza dello stare in natura, dell’approcciarsi alla camminata e trasmettere quanta più conoscenza possibile.

Godetevi questi momenti e amplificate i sensi. Tutto sarà meravigliosamente diverso e insolito. Il vostro corpo e la vostra mente ringrazieranno.

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