Ci sono poche cose che risvegliano un ricordo come può fare un profumo.
Il profumo della macchia è la prima cosa che ricordo di quando tornai in Sardegna. Era settembre e l’estate stava quasi per finire, ero stato sul continente per alcuni anni e ricordo che fui come investito da quei profumi. Così forti, ma che in città era impossibile sentire e che dopo divennero impossibili da dimenticare.
Me lo avevano detto, ma non ci avevo mai fatto caso realmente fino a quando non mi trovai immerso in questa atmosfera, in questa sensazione particolare che sono i profumi della Sardegna. E tra i profumi che puoi sentire in Sardegna sono particolarmente intensi, particolarmente evocativi quelli che puoi sentire sui sentieri.
In Sardegna ci sono innumerevoli sentieri che si snodano tra mare e montagna, linee spesso appena tracciate che attraversano, quasi invisibili, luoghi altrimenti impenetrabili. Sono percorsi costruiti dai pastori e dai carbonai nei secoli passati che ancora adesso gli escursionisti utilizzano per raggiungere mete preziose perché uniche.
La gola di Gorropu è una di queste ed è uno dei miei posti preferiti.
Partendo da ponticello di Sa Barva, in fondo alla vallata di Oddoene ci si avvia lungo una sterrata che ancora sa di mirto e di lentischio, ma man mano che il granito lascia il posto al calcare, man mano che il sentiero diventa più stretto, iniziano a spuntare i primi corbezzoli.
Camminare tra queste piante, spesso anche molto grandi, è sempre un piacere immenso. Oltre a essere sempre verde fiorisce e dà frutto diverse volte l’anno e come tutti gli escursionisti non resisto alla tentazione di fermami a mangiarne i frutti cororatissimi, dal giallo al rosso in una vasta gamma di sfumature.
Ma mano che ci si avvicina al canyon i corbezzoli si fanno più grandi tanto da sembrare sempre più alberi e sempre meno arbusti, ma qui è così: la natura ci mostra la sua immensa forza e nonostante il profumo gentile che ci accompagna lungo il sentiero, le pareti poderose di fronte a noi ci ricordano quale immensa forza deve averle plasmate.
Ecco avevamo in mente tutto questo quando pensavamo io e Sara a quale fragranza adottare. Stava nascendo una linea di prodotti ispirata ai questi luoghi: la linea Sentieri ed è stato naturale scegliere il corbezzolo per il sapone Sentiero 485 ispirato a quello che dal ponte di Sa Barva conduce lungo il Flumineddu alla gola di Gorropu.
Marco
Quale ricordo vi rimane più impresso quando ripensate a un sentiero? Quando guardate le pfoto per esempio. Ogni volta che percorro i sentieri in Sardegna c’è sempre qualcosa di diverso che resta nei miei ricordi. Un ricordo fotografico, uno scorcio in particolare, l’esperienza con le persone e poi c’è qualcosa che a volte puoi appena percepire e in alcuni casi è forte ed intenso.
Il profumo. Ogni luogo ne ha uno particolare, non sempre definito, ma che puoi sentire e ti accoglie ogni volta lasciandoti una sensazione di bellezza indescrivibile.
Non è qualcosa di materiale, ma è un’essenza che porti via con te a ogni viaggio.
Ecco quel ricordo che resta sempre vivo abbiamo voluto che si potesse toccare con mano letteralmente.
Così la prima volta che con Lucia Cascioni di Erbe di Sardegna abbiamo sviluppato l’idea del sapone, quell’essenza ci ha catturato ed è nato Sentiero 485 Gorropu.
In escursione raccontiamo del territorio, della storia, di piante e di animali e anche dei profumi, camminare lungo i sentieri dev’essere un’esperienza sensoriale a 360 gradi e abbiamo trovato il modo di portarla a casa.
Ogni volta che sentirai il profumo del sapone al corbezzolo, ti ricorderai di Gorropu, del sentiero per arrivarci, del suono dell’acqua e della maestosità della gola che ti si apre davanti. E se non ci sei stato puoi portare con te un pezzo di Sardegna e desiderare di essere lì a percorrere i nostri stessi passi.
Sara
Sapone al corbezzolo Sentiero 485
Lungo il sentiero di Gorropu, si cammina circondati da una fitta vegetazione di corbezzolo che fa da cornice a questa avventura. Abbiamo catturato questa essenza nel sapone “Sentiero 485”, così che possa portare con te il ricordo di questa esperienza in Sardegna.
Ogni volta che terrai in mano Sentiero 485 sentirai le piante di corbezzolo intorno a te, come quando hai visto Gorropu per la prima volta, e non avrà più importanza quanto sarai distante dalla Sardegna.
Abbiamo concepito la linea Sentieri, i nostri saponi naturali, come veri e propri ricordi sensoriali, profumi da toccare con mano. Testimoni e compagni delle tue avventure in questa terra affascinante, una connessione autentica con i luoghi che hai visitato.
Il sapone naturale è un impegno per l’ambiente
Scegliendo il nostro sapone stai anche contribuendo sostenere la conservazione ambientale in Sardegna e non solo. Infatti, A differenza dei prodotti industriali derivati da petrolio, il nostro sapone è interamente vegetale, inoltre è realizzato con essenze e botaniche della nostra isola nel rispetto dell’ambiente, il che significa che non sono stati necessari trasporti via mare per le materie prime.
In questo modo puoi prenderti cura di te senza danneggiare della terra che ami.
La nostra è stata una scelta ben precisa di sostenibilità ambientale. Siamo Guide e durante le nostre escursioni insegniamo ai nostri clienti come muoversi nel rispetto di ciò che ci circonda, affrontiamo spesso questo argomento e siamo ben consapevoli di avere un ruolo importante in questo processo.
Immagina quindi di portare con te la Sardegna o meglio i suoi profumi in un piccolo pacchetto. Un ricordo perfetto delle tue avventure in questa terra affascinante.
Non solo saponi
La linea Sentieri non si esaurisce in un unico prodotto ma è destinata a crescere, altri sentieri arriveranno accompagnati da prodotti che li completano e li rendono ancora più utili, il primo complemento a cui abbiamo pensato è un piccolo asciugamano per il viso di colore arancio come i corbezzoli maturi.
Queso asciugameno accompagna il sapone Sentiero 485.
Siamo consapevoli del fatto che i tessuti hanno un notevole impatto ambientale, ma sono necessari.
Per questo motivo abbiamo preferito una microfibra derivata dal PET (le bottiglie di plastica) piuttosto che un asciugamano in cotone. Infatti, la pur nobile fibra di cotone è una materia prima che richiede immense quantità di acqua per essere trasformata in tessuto e al giorno d’oggi non viene più riciclata per la produzione della carta.
Quindi per cui abbiamo preferito evitare il cotone e scegliere per il nostro asciugamanino il riciclo di una materia prima secondaria come il PET.
Puoi acquistare il sapone direttamente sul nostro shop: