In questi giorni sono divampate sul web e in particolare su Facebook, alcune polemiche inerenti l’escursionismo e in particolare circa la diffusione di video o foto che mostrano l’uso di tecniche dubbie e/o pericolose.
Questo modo di raccontare le attività outdoor però può avere dei risvolti inaspettati e indurre le persone a credere che tutto ciò che viene proposto possa essere alla portata di tutti.
Una spettacolarizzazione fortemente accentuata dai social network, dove chiaramente, possiamo mettere in mostra tutte le nostre performance con selfie, foto e video.
E’ ovvio che per molti sia davvero allettante potersi fare un selfie in punti anche esposti di un percorso con vista mozzafiato.
E’ sempre stato così?
No, questa situazione si è presentata grazie ad una vera e propria esplosione del fenomeno escursionismo in Sardegna, complice anche il lockdown che da marzo a maggio ha praticamente costretto in casa milioni di persone.
Persone che in due tre mesi di stop hanno potuto conoscere meglio l’Isola e i suoi percorsi, grazie anche al lavoro sul web e sui social di molte Guide Escursionistiche e di portali come Viaggio in Sardegna.
Persone che non vedevano l’ora di uscire e quindi con il via libera l’attività è cresciuta notevolmente. Sono infatti sempre più gli appassionati che si avvicinano all’escursionismo, comprese le attività più tecniche che prevedono l’uso di attrezzature.
Complice questo rinnovato interesse per l’escursionismo sono nate diverse Associazioni che si occupano di escursionismo e non solo. La forma associativa però è servita e serve a molte di queste per mascherare delle vere e proprie attività professionali.
Alcune di queste associazioni non hanno certo aspettato il lockdown e se si torna indietro di qualche mese, specie sui social, si nota un proliferare di eventi e attività a pagamento.
Tutto ok se non fosse che in molti di questi eventi l’accompagnamento non venga effettuato da una Guida e per far apparire la cosa legale si fanno fare i tesseramenti ai partecipanti per fare “le cose in regola“.
Ma è tutto a posto? O ci sono dei problemi?
I problemi ci sono e parecchi, tra i più importanti rientrano quelli di natura fiscale ma anche di responsabilità civile. Ci sarebbe poi la questione formativa, intrinseca nella natura stessa della Guida.
C’è anche un’altra questione da non sottovalutare ed è quella della corretta informazione nei confronti di chi vede una foto o un video e vorrebbe approcciarsi a questa attività.
Ciò che filtra dalle foto non è mai la realtà.
La stragrande maggioranza di chi come noi opera nell’ambito dell’accompagnamento ha conseguito un’abilitazione in seguito alla frequenza di Corsi di Formazione specifici e ha superato un esame. Altri, sempre in possesso dei requisiti di legge, operano nel settore da anni, hanno una conoscenza del territorio che non ha eguali e sono comunque iscritti ad appositi registri Regionali o Nazionali.
L’iscrizione a questi registri comporta anche una serie di obblighi come certificati medici per l’esercizio della professione, il pagamento di una polizza assicurativa di RC, oppure come nel caso dell’AIGAE anche la formazione continua obbligatoria.
Ma chi è e cosa fa una Guida Escursionistica?
È Guida Ambientale Escursionistica o Guida Naturalistica chi, per attività professionale, accompagna in sicurezza, a piedi o con altro mezzo di locomozione non a motore (fatto salvo l’uso degli stessi per raggiungere i luoghi di visita), persone singole o gruppi in ambienti naturali, anche innevati, assicurando anche la necessaria assistenza tecnica e svolgendo attività di didattica, educazione, interpretazione e divulgazione ambientale ed educazione alla sostenibilità.
L’attività professionale della Guida Ambientale Escursionistica prevede la descrizione, la spiegazione e l’illustrazione degli aspetti ambientali, naturalistici, antropologici e culturali del territorio con connotazioni scientifico-culturali, conducendo in visita ad ambienti montani, collinari, di pianura e acquatici, anche antropizzati, compresi parchi ed aree protette, nonché ambienti o strutture espositive di carattere naturalistico, ecoambientale, etnologico ed ecologico, allo scopo di illustrarne gli elementi, le caratteristiche, i rapporti ecologici, il legame con la storia e le tradizioni culturali ed enogastronomiche, le attrattive paesaggistiche, e di fornire elementi di sostenibilità e di educazione ambientale.
L’attività professionale della Guida Ambientale Escursionistica prevede inoltre la progettazione, programmazione e svolgimento di laboratori ed iniziative di didattica, educazione, interpretazione e divulgazione ambientale, anche affiancando, in ambito scolastico, il corpo insegnante.
Sono escluse dall’ambito professionale della Guida Ambientale Escursionistica tutte le attività e i percorsi che richiedano comunque l’uso di attrezzature e di tecniche alpinistiche, cioè corda, piccozza e ramponi.
La definizione è abbastanza chiara e non lascia dubbi.
Ma il proliferare di figure che nulla hanno a che fare con la Guida crea molta confusione nei fruitori di servizi che affascinati da video, foto e prestazioni adrenaliniche si fanno coinvolgere in questa attività.
Anche sulle associazioni la normativa è chiara:
Le Associazioni possono organizzare iniziative dirette esclusivamente agli associati e mai finalizzate al guadagno, ma soprattutto non possono essere pubblicizzate come può invece fare un’impresa commerciale.
Questo significa che non possono pubblicizzare l’evento e inserire il post sui social network se l’attività detta appunto “associativa”non è rivolta ai soci. Quello che accade però è che invece vengono pubblicizzati gli eventi cercando di aggirare la normativa trasformando di fatto l’associazione in un’impresa in cerca di clienti e di lucro.
In ogni associazione esistono poi figure specifiche formate da ogni singolo Ente di Promozione Sportiva ma non sono Guide bensì Istruttori di una specifica disciplina e possono operare solo all’interno dell’Associazione.
La linea di confine tra ciò che è legale e ciò che non lo è, in alcuni casi è davvero sottilissima, in altri è chiaro il fine di lucro. Per attività di questo tipo si rischiano sanzioni elevate. Spesso poi, il pressapochismo degli organi informazione (anche in televisione) ha indicato a volte come GAE persone che in realtà sono semplici istruttori nelle loro associazioni.
Divulgazione e Condivisione
Una Guida, ma anche l’organizzatore di una escursione tra amici, come spesso accade, ogni volta che esce in esplorazione chiede informazioni, studia il percorso prima, prende i riferimenti cartografici e la traccia GPS e prepara una scheda dettagliata da proporre all’escursionista.
Tra di noi ci si confronta, ci si scambia queste informazioni e come nel nostro caso, schede e tracce vengono condivise sul sito e messe a disposizione di tutti. Capita spesso che ci chiamino per chiederci alcune informazioni sui percorsi che abbiamo testato.
La condivisone della esperienza in maniera trasparente a tutta la comunità è una pratica diffusa in moltissimi ambienti e permette di scoprire e correggere errori di qualsivoglia natura prima che questi diventino un problema.
Non c’è nessun segreto nel mondo dell’escursionismo. Anzi lo scambio di informazioni è fondamentale.
Tantissimi percorsi sono ormai in rete e accessibili a tutti. Nascondere un percorso, non divulgarlo, per paura di perdere i potenziali clienti è una cosa ridicola, ma è accaduto anche di recente.
Lo stesso ente Forestas sul sito Sardegna Sentieri mette a disposizione cartografia, tracce GPS e descrizioni di oltre mille km di sentieri.
Sul sito di Sentiero Italia che ha diverse tratte anche da noi in Sardegna, ci sono tutti i sentieri e le tracce scaricabili.
Poi è chiaro che si può scegliere di fare un percorso da soli (se si è abbastanza preparati), con degli amici oppure scegliere una Guida. Qui su Viaggio in Sardegna per esempio, abbiamo dato spazio a diversi ottimi colleghi. E ancor più ne daremo in futuro con nuove iniziative.
Ogni percorso è un mondo a se. Ci sono sentieri facili, altri meno con dislivelli importanti o che richiedono preparazione fisica adeguata, altri adatti anche ai bambini. Ogni Guida è responsabile dell’escursione che propone, valuta il livello di difficoltà e deve comunicarlo a chi intende partecipare.
Nessun altra figura può sostituirla perché non esiste altro titolo se non quelli riconosciuti per legge.
Il ruolo dei Social
Noi escursionisti amiamo raccontare agli amici che non praticano e ci piace far vedere luoghi e situazioni che chi non si immerge nella natura difficilmente può comprendere. I social sono un veicolo indispensabile per supportare la nostra passione e divulgare l’amore della natura.
Se usati bene possono essere una grandissima forma di pubblicità per un turismo migliore in Sardegna.
Ma, un conto è il singolo appassionato che pubblica un selfie e un conto è chi invece si fa promotore di attività escursionistiche senza averne titolo. Ogni qualvolta una persona interessata chiede informazioni su un percorso visto in foto, si deve essere consapevoli che l’informazione data può costituire un problema se non si hanno le sufficienti informazioni o competenze.
Purtroppo questo è il caso di numerose pagine e gruppi che promuovono l’escursionismo con faciloneria e in maniera spesso sommaria limitandosi solo all’aspetto adrenalinico e narcisistico.
Come diventare Guida Escursionistica?
Avevo già affrontato l’argomento in un precedente articolo,” Guida Ambientale in Sardegna, chi può esercitare” e che potrete trovare qui.
Chiaramente anche la Legge Regionale della Sardegna dovrà adeguarsi alle direttive europee in particolare le direttive europee in tema di libera circolazione ed equivalenza di titoli e professioni (recepita in Italia dal Dlgs 9 novembre 2007, n.206.
Oppure si può frequentare uno dei corsi patrocinati da AIGAE, vi consiglio di dare un’occhiata al sito per ulteriori informazioni.
Riferimenti normativi
- Sardegna – L.R. 18 dicembre 2006, n. 20 “Riordino delle professioni turistiche di accompagnamento e dei servizi”.
Conclusioni
Abbiamo creato il sito Viaggio in Sardegna nel 2012 con lo scopo di condividere, con i nostri utenti e gli appassionati, le nostre immagini e le nostre escursioni. Con il tempo siamo riusciti a farlo diventare un punto di riferimento per l’Outdoor senza perdere di vista l’obbiettivo principale che ci eravamo posti: la divulgazione.
Dal 2013, dopo un’esperienza di anni nell’ambito dell’escursionismo, dopo aver frequentato corsi e sostenuto esami, sono diventata Guida Ambientale Escursionistica. Sono consapevole che dopo il conseguimento dell’abilitazione si è solo all’inizio e per questo ho continuato a studiare e approfondire le tematiche relative all’outdoor per poter mettere a disposizione la mia conoscenza e professionalità a tutti coloro che vogliono conoscere la nostra terra.
Questo dovrebbe essere lo spirito che contraddistingue Guide e amanti dell’escursionismo.