Si tratta di un antico tempio, nuragico, dedicato al culto pagano delle acque.
Siamo stati tante volte a San Salvatore, solitamente per la Corsa degli Scalzi, ma ci affascinava questo incredibile ipogeo. Avevamo visto qualche immagine ma per qualche motivo non siamo mai riusciti a visitarlo, sino a ieri.
L’ipogeo, si trova sotto la chiesetta omonima al centro del villaggio di San Salvatore nel comune di Cabras. Si accede dalla navata attraverso una scala scavata nella roccia. La scala conduce al tempio pagano, esso è costituito da 5 ambienti, dei quali quello principale, conserva ancora la fonte sacra di probabile origine nuragica ed un altare.
Tutti gli ambienti presentano tracce di decorazioni e pitture legate all’aspetto sacrale e votivo.
Sono presenti anche diverse iscrizioni. Colpisce la straordinaria vivacità cromatica degli ambienti e il senso di sacralità che si percepisce in questo antico tempio.
Le iscrizioni e le pitture risalgono a diversi periodi storici, si va dal periodo paleocristiano sino al medioevo. Tra i vari ambienti quello sicuramente più importante è l’ultimo con annessa la fonte sacra al centro della quale si trova un betilo nuragico.
Tra le pitture si possono riconoscere divinità ed eroi della tradizione classica come Marte, Venere, Ercole che lotta con il leone. Non mancano anche le simbologie cristiane come i pesci, il pavone e diverse imbarcazioni. Presenti anche alcune iscrizioni latine, greche e persino una araba.
Abbiamo realizzato alcuni scatti per mostrarvi la bellezza di questo luogo che rappresenta sicuramente un unicum in Sardegna e che merita davvero una visita.
Ingresso: libero
Orari: Mattina dalle 10.00 sino alle 12.30. Gli orari sono approssimativi, non esiste una vera e propria biglietteria in quanto il sito è volontariamente reso fruibile dal Sig. Mancosu. (Gli orari sono riferiti al 2018, data della nostra visita, consigliamo di chiamare Il Museo di Cabras per avere ulteriori informazioni più aggiornate).
Come arrivare:
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