Una classica del trekking in Sardegna, immersi nel selvaggio blu tra spettacolari scaloni in ginepro, archi di pietra e fitti boschi che ci permetteranno di raggiungere la spiaggia di Cala Mariolu o Is puligi de nie, il suo nome in origine.
Is puligi de nie significa “Pulci di Neve” per via dei minuscoli sassolini tondi bianchi e rosa che caratterizzano la spiaggia; il nome Cala Mariolu, invece, è stato attribuito dai pescatori ponzesi che chiamavano così la Foca Monaca che rubava loro il pescato dalle reti, “mariolu” appunto significava ladra.
L’escursione non è mai banale e dal punto di vista escursionistico presenta dei passaggi delicati per via della forte pendenza in alcuni tratti superabili grazie all’ausilio di scale di ginepro, la fatica però viene presto ripagata da scenari mozzafiato.
Come arrivare a Cala Mariolu
Da Baunei ci si dirige verso l’altipiano del Golgo in direzione della Chiesa di San Pietro che lasceremo alla nostra sinistra per percorrere un tratto di strada con indicazione Cala Sisine. Lasceremo le macchine poco dopo il cartello con indicazione Ispuligidenie, nella località Ferir d’Abba per poi iniziare l’escursione verso la località Piredda. Lungo il percorso troveremo diversi punti panoramici sulla costa e man mano che si sale di quota il panorama diventa sempre più interessante.
Per questioni logistiche e di sicurezza non è più possibile lasciare le auto nella località Piredda per cui l’area di sosta e di partenza è stata spostata 1,5 km prima. Da qui parte il sentiero per la Cala che intercetta per un piccolo tratto anche il Selvaggio Blu in località Arcu ‘e su tasaru.
Per arrivare a Ferir d’abba bisogna percorrere circa 1,5 km dalla Chiesetta di San Pietro a Golgo.
L’altra possibilità è arrivarci in barca.
Numero chiuso
Il Comune di Baunei ha introdotto da qualche anno il numero chiuso per sostare sulla spiaggia di Cala Mariolu. Per il 2024 il numero massimo di persone consentite sarà di 700 sia per chi arriva da mare che da terra.
Scheda tecnica:
- EE (Escursionisti esperti)
- km 13 circa A/R dalla località Ferir d’Abba
- Tempo di percorrenza A/R circa 6 h
- Dislivello totale 750 m circa
- Sosta in spiaggia 1/2 h
- Consigliati bastoncini da trekking
- Abbigliamento: Zaino, scarpe da trekking, pantaloni leggeri o pantaloncini, cappellino, crema solare, costume da bagno, telo mare.
- Pranzo al sacco
- Acqua almeno 2 L a testa.
I vecchi Cuiles de S’Arcu ‘e su Tasaru sono una tappa d’obbligo lungo il percorso, poi piano piano ci si inoltra con una breve salita verso Punta ‘e Lattone da dove inizieremo a scendere sino ad incontrare il primo scalone e lo spettacolare arco di roccia scavato nella parete e attraverso il quale si apre una fantastica finestra sul Golfo di Orosei.
Altre scale in ginepro ci aiuteranno ad affrontare passaggi esposti e in forte pendenza. Man mano che si scende l’inconfondibile blu tipico di questa costa fa capolino tra la vegetazione.
Il dislivello si va accentuando, superate alcune pietraie il resto del percorso è abbastanza agevole, ma va comunque affrontato con attenzione.
Arrivati alla spiaggia finalmente potremo concederci un bagno ristoratore e rilassarci un po’ prima di affrontare il percorso a ritroso che stavolta sarà più impegnativo visto che dovremmo camminare in salita, in ogni caso faremo piccole soste per riprendere fiato.